C’è un posto alla fine del mondo
Dove alla fine senza volerlo siamo finiti noi
C’è una corsa per prendere un treno
e un’altra disperata per inseguirlo e non perderti
C’è una confessione fatta di ferite da coltello
E i rintocchi di una campana a far tremare il sonno
Ci sono le piume delle nostre ali sparse a terra
Mentre ci consumiamo a letto come fuochi d’artificio
Noi che somigliamo a stelle
Noi che sembriamo guerre
Stasera a cena mangerò il mio cuore
e sono sicuro che avrà il sapore dolcissimo del tuo