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Flussi #4 – sullo scrivere e sul pensare allo scrivere e scrivere sul pensare

(…)

 

vedo l’orologio e immagino l’orologio,

scrivo l’orologio.

e non è un orologio concettuale a-materiale, è un orologio vero e proprio.

vero nel senso della proprietà fisica,

proprio in che senso?

è un bel problema.

non vedo il tempo e non immagino il tempo:

scrivo lo stesso del tempo.

in realtà parlo di tempi in relazione, tempi diversi (sono istanti).

!la poesia migliore non si vede e non s’immagina, si scrive!

ma mentre scrivo vedo che scrivo e immagino

me che scrivo.

scrivo di me che scrivo vedendo che scrivo e immagino me che scrivo

o della cosa che immagino e vedo però senza togliere me che scrivo

vedendo che scrivo e immaginando me che scrivo.

se a questo punto facessi il passo più lungo della gamba

transitando su un burrone ma dotato di ali, scriverei

di tutto ciò che mentre scrivo partecipa allo scrivere:

anche dell’orologio e del tempo, poi astraendo l’orologio o meccanizzando

il tempo!

e ancora

 

(…)