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Fra i miei trascorsi

I percorsi lungo i corsi
dei miei sorsi …
Dopo che risorsi,
poche scuse, molti sforzi.
I segni attorno ai polsi,
la fame, le botte e i morsi:
ho raccolto il peggio
dei miei giorni
e ne ho fatto
corone d’alloro,
tributi ai miei morti.
Nei ricordi dei miei ritorni
ci sono scarpe rotte,
pause brevi, duri colpi,
bende sulle ferite,
lividi e denti rotti,
ma pochi pianti
e zero rimorsi.
Pensieri contorti,
notti insonni,
inseguono i miei giorni.
Ma passati gli intoppi,
le ingiustizie e i torti
per i pregiudizi vostri,
mi restano sempre
altri orizzonti,
rotte sconfinate
per navigare i sogni
e condurre l’anima
libera a nuovi porti.