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HERA

Vi guardo tutti dall’alto

Dal mio scranno da regina barocca

Con la mia tiara di piume di pavone

E di peli di gatto

Mi sporgo in avanti dal balcone

Mentre voialtri laggiù vi massacrate

Per la gloria

Per le donne

Per un rotolo di banconote

Io mi dipingo le unghie per noia

Sciorinando sentenze

Mentre all’orizzonte brucia Troia

Trascorro le mie ore

Osservando le mosse di tutti

Dallo schermo traslucido

Di un televisore

E avrei commenti, consigli, insulti

Da dispensare

Se solo

In questa reggia vuota

Nei giardini sfioriti

Nel buio della mia alcova

Fosse rimasto qualcuno ad ascoltare