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Ho visto un uomo libero

Scritta a quattro mani con A.149

Ho visto un uomo libero
camminare timido
su cocci digrignanti
dagli estremi ben taglienti
dai sensi -i suoi- estremamente trepidanti
Saggiava con le piante quel tratturo,
Il viso atro e umido di amare stille.
Poco a poco, a lüi s’asserpa il duro
Concerto di migliaïa di spille,
Punte e strali confitti nella polpa
Dell’uomo che a libertà e cento e mille
Altre cose belle, pur senza colpa
Dice, se non addio, arrivederci.
Gode del süo sole chi lo incolpa,
Passeggia fra le ombre dei freschi elci,
Immemore di quei che ha incarcerato,
Che forgia in cella un cüore di selci,
Aspettando il giorno in cui pur orbato
Di lustri, vedrà schiudersi le porte
Che mettono al mondo un tempo a lui usato