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Imaginātio ad honorem, in una notte di Luna crescente

Regalami un falò, indicami la Luna mentre parliamo di libri, avventure e sogni
Dimmi “ chiudi gli occhi” e fammi sentire il suono del fiume
Portami in quel mondo parallelo della felicità,
dove esistono i viaggi nel tempo, ma in cui non servono
Accarezzami la pelle con la punta delle dita, all’ombra di un albero in piena notte
Con una spiga in bocca e la chitarra in mano, il tuo viso rispecchia il colore del cielo al crepuscolo
Regalami un mondo di biciclette che non si rompono, di cuori che non si infrangono
Dimmi che hai letto il libro che non ti ho ancora prestato, che hai camminato in punta di piedi tra i post-it della mente
Fammi sentire il suono del vento tra le foglie e indicami quella lucciola che sembra proprio un lampione
O forse è il lampione che sembra proprio una lucciola, ma che importa
Portami nel mondo della falsità, dove basta immaginare per vivere e poi portamici via
Puoi prendermi per mano e portarmi nel tuo mondo, anche senza falò , senza Luna e senza lucciole o lampioni.
Lascia che accarezzi con la punta delle dita le tue mani, con le quali scrivi, risolvi equazioni e i problemi della mia vita.
Raccontami dei posti che hai visitato, delle scogliere dalle quali ti sei buttato, o se c’era solo spiaggia oppure ti trovavi in alta montagna.
Raccontami della vita che hai vissuto, che vorresti vivere
E poi dimmi “chiudi gli occhi” e stringimi.