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J’ai tué ma mère

E’ un’agonia, credimi
sapermi indifeso
sul ciglio del tuo ego smisurato.

Il pensiero di te, mamma,
è una dolce dannazione
una sacrosanta maledizione
scagliatomi addosso, senza permesso.

Ti ostini grottesca
a rivelarti caos e disordine,
l’origine
della mia solita rivoluzione.

In fondo
vorrei solo seppellire il disprezzo
per portare a galla il mio amore.