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Meditazioni fluviali #2

E’ tempo di considerare di nuovo
l’allegorica visione del fiume:

nessuna morte è il mare,
nessuna nascita è la sorgente.

Nessuno parte da monte per arrivare a valle:
questo è l’inganno dei profeti. Degli eremiti.

Siamo solchi, con la vita
che scorre dentro assieme a detriti, residui,
animali e piante.

Siamo la distanza che separa la vetta dalla foce.

Siamo una distanza, per questo siamo soli.

Siamo statici per natura,
privi di energia nostra,
la nostra energia è la nostra rovina.

Non scorriamo in nessuna direzione
per questo non abbiamo senso.