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…mentre sei a Baratti…

Sei a Baratti
in questo preciso istante.
Davanti a te
c’è il mare
senza confini
che assomiglia
allo spazio
che si è liberato dentro di te.
Il mare invita,
è viaggio
siamo spinti a guardare sempre dove finisce
anche se non finisce mai.
Il mare spaventa
perché chissà cosa può esserci
sotto la sua superficie.
Anche lo spazio dentro di te
ha lo stesso effetto.
Ha preso i tuoi occhiali senza dirtelo
si è riconciliato con i suoi fratelli
e a te è mancato
ma non hai voluto dirglielo.
Lo hai confessato a me
mentre fissavi il mare
quasi a scusarti
per un pensiero che non avresti voluto generare.
Preoccuparti di ciò che fa, di dov’è, di come sta
è normale, è umano, è amore.
Se davvero
vorrai partire
per questa traversata,
sfidare le onde di questo oceano che hai davanti,
dovrai essere capace di lasciare andare questi pesi,
queste zavorre che non ti permettono di navigare.
Sarà una scelta difficile, da compiersi ogni giorno finché non avrai preso il largo
e un nuovo vento non gonfierà le tue vele.
La rabbia è stata il tuo tuffo.
Adesso che ci sei, nuota.