Odio la poesia.
Le parlo e non risponde.
Mai mi svelerà
se mi ha salvato
o se mi ha ucciso.
Intanto lei ascolta
il mio cantare tenace
e assiste impassibile
allo svanire della mia voce.
Odio la poesia
e ogni rigo partorito,
generato con il fiato
affettuoso della vita.
Mi assomiglia come un figlio
ma d’affetto è privo, e freddo
giace in terra appena scritto.
Non mi parla, è solo un foglio!
Odio la poesia
come s’odia chi tradisce,
come s’odia chi si ama,
come s’odia il proprio sguardo
nello specchio più sincero:
suggerisce, muto e austero,
che stai odiando un viso morto
che stai odiando solo un foglio
e con esso anche te stesso.