Alcolica attesa
soluzione chimica.
Scioglie castelli
in aria.
Disinfetta ferite
delle disattese
in domeniche
d’inverno.
Sempre vestite
di futili speranze.
Futili come le more.
Poesie
Indietro (e poi solo avanti)
Una voragine ricucita male
Sul polso sinistro
Quando piove fa male
Il dolore di una vita finita e rammendata
Ora un braccialetto
Con il nome di casa
Copre il mio dolore e
Colma d’amore
Sono tornata a vivere
Noi e il mare
Ti ho ringraziato
Quella mattina davanti al mare
Pioveva e amo la pioggia
Pioveva e amo te
Che mi hai regalato, con uno sguardo, un sorriso
La vita che pensavo di aver lasciato incastrata altrove
La vita che avevo abbandonato, rinchiuso
La vita che ho sempre avuto paura di vivere
tu
mi hai regalato
La vita che non avevo il coraggio di vivere
tu
mi hai regalato
La fame
vivere
Tu
La fame
esistere
Tu
Sazi
I sensi
Il cuore
Tu
Riempi
Di vita
Tu accendi
Me
Che ero spenta.
Sono viva
Mi sento
Ti amo
contro-tempo
Si cerca di guardare avanti
In questa cambia di matti,
Riempire di tutto il tempo
E lasciare agli altri la fatica di trovare un senso
LE PAROLE CHE NON TI HO MAI DETTO
Soffia il vento, trascinandosi
dietro versi d’amore, inevitabilmente
sordi al tuo cospetto.
21:20:22
L’anima che cerchi chissà dov’è
forse adagiata su un velo di notte
oppure
cerca di confondersi nel vespro?
Avara d’occhi
ti scruta.
Sussurra tra gli alberi il suo giudizio
e in punta di piedi danza.
Poi arriva
e ti sfonda lo sterno a furia d’amore.
EROS
Corpi che si legano
unione di labbra
morsi
concentrato di emozioni
pelle umida
gocce di sudore scivolano
lentamente sul collo
striscia una lingua tra le gambe
alla ricerca della libido
ansimanti gemiti del proprio io
intreccio di sensazioni nervose
concerto di battiti
organi pulsanti
sgorga l’orgasmo sotto le coperte
al buio
il phatos
sta nel nostro silenzio.
CIELO IN TEMPESTA
Venti incessante
il cielo plumbeo
nuvole minacciose all’orizzonte
foglie che volano,
rami spezzati
alberi che si piegano
freddo e gelo
la gente, per la strada, si affretta
tornano tutti nelle loro case
il boato del tuono, si avvicina
e tu,
piccolo passero
non hai paura solo nel tuo nido?
SENZA NOME 26
Andiamo a vedere le stelle,
poco importa se non vorrai parlarmi
ascolterò i battiti del tuo cuore.
INVERNO
Il letto esageratamente grande,
solo,
il nostro amore, freddo,
sepolto sotto la neve.
Scoppietta la legna nel camino
La fiamma brucia per un estraneo;
fiori di calicanto.