Skip to main content

pensavo fosse un lampione invece era la luna

Gli occhi suoi,
quando meno li aspettavo.
Una tigre che mi dormiva
dentro, e fuori io che non sapevo.
Furore a generarsi a poco a poco,
fuoco aizzato dal vento
in quel frangente di stupore e spavento,
scardinò le porte del tempo;
soffiò via la bruma
dallo sguardo nel risveglio
e mi fece dono della visione:
ora al buio ci vedo meglio
e ho rimpiazzato la televisione
con il motore dell’immaginario
in azione.