Per quelle parole dette senza troppa convinzione,
Quelle stanche, svogliate che prima pronunciavi
Con sternore nel petto, che per il tanto desio
Bruciavano dentro fin quando morivano in te.
Ansimanti respiri rimbombavano tra gli abeti
e i sporchi muri bianchi e i ceri spenti
e quel povero uomo in alto alla Destra
mi flagellava con il suo triste silenzio.
Con quella camicia dal colletto logoro, spesso
abbinata al pantalone mai della misura corretta:
Ti dirigevi ogni sesto vespro al giallo muro.
Niente salmi, no segni sul petto, niente piĆ¹.
Con eterna gratitudine sei consacrato ai lontani
attimi, credendo soltanto nel te adesso divenuto.