Neppure un’orma resta dei nostri passi,
delle nostre voci non risuona la valle,
eppure son sicuro che le onde ricordano
così come il bosco ricco di odori
e le vette scalfite da quel vento infinito.
Quel vento freddo che ci fece tremare
per farci abbracciare.
Ed è stato come baciare dio.
Ed è stato come un non arrendersi
ad un eterno perdersi.
Ogni volta che il mondo odora di mare
rimando ciò che devo fare
per perdermi nel dolce ricordare
quel cielo di stelle,
quel cielo di perle
che ti adornarono il viso
in quelle notti
ormai perse.