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Poesia statica

Sgraffignando i versi di:

D.14, L.75, L.63, L.108, N.15, A.23 e B.21

Accendo un incenso 

voto alla causa 

e me lo fumo d’un fiato. 

Spuntino di mezzanotte di me stessa, 

mi divoro con pensieri tanto scuri 

che scorrono tra sassi e felci, selvaggi

a te tutti diretti e rivolti.

Rinuncerei all’apnea, 

al sangue all’inchiostro alle onde 

espiare,

espiare,

espiare.

Arriva la cosa grossa, sono debole la capto:

la vita si scioglie nel profumo dei gelsi.