La vivo, silenziosa con pensieri tuonanti
aspetto la pioggia, è prevista ed io vorrei dormire
leggero il mio respiro, sempre fievole.
Silenziosa nel silenzio. Ascolto questo
suono inconfondibile di vita, profumo di morte, ma chi la conosce!
La luce della stanza è accesa. Calma altrui.
E ancora sul davanzale, seduta di fronte al buio, osservo e ricerco.
Ricerco anime irrequiete con cui condividere un respiro, un battito
sguardi cercano salvezza, tra il buio una luce
cerco dimostrazione di vita.
Ci sei, ti sento, cara – forse – vita.
Scorri, muovi le mie membra mi scuoti, mi svuoti.
Mi rigiri nel letto e mi trascini
a respirare alla finestra
a cercare un tuo segno, un “si può continuare”
Sfida continua, difficile l’arma.
E mi prendi e mi strappi le emozioni
e le getti con forza, di nuovo, nella mia anima,
nel cuore, spirito, membra, cervello, nervi, sogni.
E non te l’ho chiesto io d’esserci,
mia cara -forse- vita, di essere così irriverente.
Ma grazie, d’esserlo.