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secondo spaccato

Per te l’oriuolo si fermò presto,
io forse sono ancora lì ma
il mio tempo è andato oltre eziandio
scandendo la medesima ora ogni sera.
Strano pensarlo eppure oggi vivo senza di te,
in vita eri assenza;
nella morte sei voragine
che inghiotte, mastica e rigurgita brandelli
distrutti di futuro.
Ho imparato ad essere Uomo, prima che gente.
Ho dormito poco ma ho imparato a sognare.
Per questo sono stracco.
A occhi chiusi sogno, fisso l’abisso e
in quelle profondità quasi affondo nel ricordo
di un abbraccio mai dato.