Mentre filtra la luce tenue
solo acqua fredda fuori e dentro il viso
niente cibo, lo stomaco si oppone
i vestiti a nascondermi dal mondo.
Attraverso la città nel silenzio
e il dovere mi spegne.
Ma poi eccoti sorgere tra la nebbia,
agiti i capelli e il tuo sguardo mi sorride,
come sarebbe bello.