Sei davanti a me,
non puoi sentirmi.
Nascosta dietro i tuoi gesti
mi sento prigioniera
della tua figura.
Sorridi, le mie labbra si inarcano
Piangi, le mie guance si bagnano.
Mi insulti, odi il mio volto
trovi poi il coraggio di guardarmi negli occhi:
mi accarezzi lo sguardo col rimmel,
mi sfiori le labbra tingendole di rosso.
Restiamo in silenzio.
Forse mi hai resa migliore.
Fai come per avvicinarti,
forse vuoi chiedere scusa
Alzi la mano, ed io con te.
Ti volti, allontanandoti
mostri le spalle
alla mia schiena.
Resto sola
ancora una volta
dietro un vetro opaco
fingo d’esser te.