Mi chiedo in quanti
stiamo osservando
il tramonto del cielo sbagliato.
Ce ne andiamo con coraggio
e restiamo altrove con orgoglio
ma dopo qualche anno
iniziamo a bruciare.
Vogliam tornare indietro
ma la corrente é forte
e a nuotar controcorrente
ci sentiamo affogare.
Dal mio ufficio straniero
guardo fuori dalla finestra
e voglio urlare:
ti prometto, oh mio cielo,
che mai chiamerò casa
un cielo altro
perché casa mia
saranno solo le nuvole
fuori da quella finestra
oltre alla quale studiavo,
osservavo, mi nutrivo
e sognavo
altri cieli, altri tramonti,
senza sapere, poverella,
che il tramonto di casa
è l’unico che val la pena
vedere tutti i giorni.