Ti vorrei parlar cogli occhi,
prenderti le mani.
Abbracciarti corpo e mente.
E ruotare fino all’alba,
per creare un universo parallelo.
Dove io e te siamo amore,
dove io non ho rimpianti,
dove non esistono parole non dette.
Raccolta: Malinconia
Funerali
Già una volta ti uccisi.
Ora mi tocca doverti seppellire
nuovamente.
Devo calarti nella fossa
che hai scavato nel mio cuore.
E quando Mallarmé si chiese
«se almeno i baci lasciassero ferite…»
Non si rese conto che in realtà
i lividi d’amore si riunivano su di un unico muscolo
che ogni giorno pulsa vita e passione
nelle mie vene.
Ma quanto si può mordere un cuore?
Anni luce
Questo tormento,
rapsodica inquietudine
che d’animo ci assale.
Derisi dalle Stelle,
ci guardano compassionevoli.