Tutti i muri in silenzio,
soffi zitti come i soffitti da guardare.
Lo spazio disteso in azzurro,
cosa che le nuvole non vogliono fare.
I cinguettii nei messaggi vocali,
ed un asfalto speciale su cui viaggiano gli odori dimenticati.
Chi rovina si lascia guardare,
sarà colpa delle auto che si lasciano guidare,
trovate le scuse, le cartine o un cane.
Li fuori da solo è speciale,
fatto un tuffo scendiamo,
risaliamo e respiriamo.
Il grigio, tornerà a vincere
perchè non distinguiamo.
Raccolta: Silenzio
invisibile
il dolore invisibile
evapora lentissimo
io, io sono il Ponte di Londra
in infinita pena
impercettibile, impermeabile
immerso, inerme
io, io sono il Tigré due volte depredato
fossile asceso in una sera spenta
spina dorsale della nube spesa
scavalca l’orizzonte
io, io sono l’acrolito
scaglia d’antico guscio, solida e percossa
in caduta irriflessa
assale silente l’istante
io, io sono
Prima notte
La rossa è tramontata.
Tornano le stelle protagoniste
a Narciso sul calmo mare,
e l’tuo sorridermi, d’incanto,
cela la magia del firmamento
che da contorno ne sagoma il viso.
Osservo te, fisso, e tutt’attorno scompare.