I percorsi lungo i corsi
dei miei sorsi …
Dopo che risorsi,
poche scuse, molti sforzi.
I segni attorno ai polsi,
la fame, le botte e i morsi:
ho raccolto il peggio
dei miei giorni
e ne ho fatto
corone d’alloro,
tributi ai miei morti.
Nei ricordi dei miei ritorni
ci sono scarpe rotte,
pause brevi, duri colpi,
bende sulle ferite,
lividi e denti rotti,
ma pochi pianti
e zero rimorsi.
Pensieri contorti,
notti insonni,
inseguono i miei giorni.
Ma passati gli intoppi,
le ingiustizie e i torti
per i pregiudizi vostri,
mi restano sempre
altri orizzonti,
rotte sconfinate
per navigare i sogni
e condurre l’anima
libera a nuovi porti.
Raccolta: ricordi
Di baci, tutti si sono ricoperti le labbra:
la presa tenace che porta due ragazzi
a tirarsi per un braccio e stringersi
nella microeternità di quella passione pulsante.
E mentre ascolto le note di questa canzone
Mi chiedo quante volte mi sia capitato,
e quante altre mi capiterà:
quel primo bacio che tra i tanti
sembra il più ardente.
Dedicato ad Adele e
ai suoi primi baci, e a
tutti quelli che ne hanno vissuti
E quando Mallarmé si chiese
«se almeno i baci lasciassero ferite…»
Non si rese conto che in realtà
i lividi d’amore si riunivano su di un unico muscolo
che ogni giorno pulsa vita e passione
nelle mie vene.
Ma quanto si può mordere un cuore?