Riempire il tempo
Che la luce impiega
Per divorar le stelle.
Riempire il tempo
Che la luce impiega
Per divorar le stelle.
Persa
tra gli estremi
del mio essere.
Contesa
tra le onde
e l’abisso.
Eccesso
o decesso
perpetuo conflitto.
T’incrocio e mi guardi
come se avessi memoria
della mia anima
senza volto
come io fossi vestita
delle parole che ti scrissi
in quell’adespota lettera
e per un istante
sono convinta
che tu riconosca
in questa sconosciuta
quell’anima fragile
che conservi su carta
Così poco mi basta di te
un attimo di illusoria intimità
della durata di un battito
mancato
Resta, Notte
lasciami crisalide
avvolta nell’ombra
del tuo dolce oblio
e vela la realtà
d’impenetrabile ambra
Consumami
così che il giorno
provi pietà
di ciò che resta di me
ed abbandoni per una volta
l’illusione ch’io sia forte
La Notte non conosce dolore
se non quello che le lascia il giorno
il retrogusto amaro delle mie giornate