L.141

Iridescenti
come scaglie di te,
di me.
Brillano solitarie,
sotto una luce flebile.

Macchine
strade
girasoli secchi
semafori sporchi
giornata luminosa
accecante
accecata
il dolore mi mostra tutto uniforme.
Il mondo,
svuotato di significato
senza corrispondenza emotiva.
Il vuoto brucia i miei occhi e tutto ciò che vedo.

Sei come quest’aria immatura di Aprile.

La tua essenza era nel mio dna,
ho riconosciuto la tua chimica,
non è piacersi, non è parlarsi, è stato puro trovarsi.

Ti ho riconosciuto,
siamo fatti di antiche connessioni,
le ho sentite,
non è piacersi, non è parlarsi, è stato puro trovarsi.

Il tuo sguardo incontrò il mio,
si fece largo tra il fumo delle sigarette,
nessun sorriso,
nessun ammiccamento,
pura constatazione della bellezza che ci colpì.
Le chiacchiere e le risate attorno a noi diventarono puro rumore e la birra solo un odore.
Oggi, in sottofondo i tuoi occhi.

Libertà è poter essere senza una meta.
Libertà è ciò che ne consegue: Smarrimento Esistenziale.

Sei
timore di non essere,
sei
flebile speranza di te stesso,
sei
inquietudine di non sapere,
sei
la bellezza dell’incertezza che scardina sicurezze incastonate,
sei
l’attimo di dubbio prima di fare l’amore,
sei
ciò che non sai e non vuoi,
sei, instabile condivisione di noi.