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R.

E prendilo il caffè,
anche se non ti lascia dormire.
Quando il caso ci sceglie
quando resti accanto a me
quando lo spazio ci divide

E prendilo il caffè,
anche se non allenta le paure.
La tua bocca rimane:
“Per me un espresso in vetro”;
senza cambiare nel tempo
senza un tempo.

E prendilo il caffè,
nello stesso posto
ancora con me
senza dovermi salutare,
d’altronde gli addii
sono per chi non ha coraggio
-di inseguire i sentimenti.

E prendilo il caffè,
anche se aspetti l’alba insonne,
perchè passerà, e poi farai bei sogni
mentre ti guardo dormire.

Folla e vuoto
cerco
anima affine
E muoio.
In altri universi
mi salvi,
peccato di oggi.
Sconvolgi
il corpo
con parole di porcellana,
e sei
forte,
fortissimo.
In altri universi
non mi sbricioli.

volevo solamente
guardarti stringere le lenzuola
vederti venire e tenerti le mani.
come sarebbe bello
se fosse vero, credere ancora
che sia facile, alzarsi dal letto
ogni sera
nel letto di qualcun altro
e le persone sono tutte interessanti
e non è che mi manchi
non sto nemmeno piangendo
ora, guardami: come sono
felice.

Andiamo insieme
ad inseguire
Sogni e cicale
Un pomeriggio di febbraio
e niente da fare

A.

00.34
Dovevo scrivere una poesia d’amore.
Poi tu m’hai detto che non m’ami più
Ora c’è lei, fate sul serio m’hai detto
Sono davvero felice per voi -ho risposto-
E volevo solo spegnere il telefono
E dimenticarmi la sveglia
E scappare da tutti, anche da me

 

Non sentirsi abbastanza

è una malattia comune.

Se le scarpe le compra tua nonna

e il sorriso non è mai dritto.

Cercare forze sovrumane per conquistare

sogni piccoli come il tuo seno.

Piangere

in metro e nel bagno

senza raccontarti mai davvero il perché.

E tu, sì:

TU.

Sempre a credere di scrivere male,

pensare troppo

e amare poco.

 

Inizia tutto
SEMPRE
da una tentazione:
Scegliere di sbagliare
CONSAPEVOLMENTE
La strada.

Imboccare la più breve,
credi davvero che ti salverà?
Non si può fuggire
dalle consapevolezze.

Può essere che scendano
un giorno o l’altro
Da un treno
che non abbiamo preso.

A.

Trovare salvezza
nel caso.
A casa
dimenticare gli orologi,
io e te in fuga d’amore.

Questa notte, ti prego:
non togliere le mani
dalle mie gambe.