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Pareti spesse
quelle del cervello
colonne portanti d’insicurezza
schianti assicurati
cantieri in cui perdersi
senza scopo
la stirpe mi ha addestrato alla separazione
le vie dell’abbandono
portano tutte lì
le ombre sono più grandi di noi
anche se è giorno
soltanto vite, produzioni low budget
comparse che incrociano gli sguardi
per strada
chiedo a Dio: che ci facciamo qui?
ognuno rinchiuso nella sua testa
c’è un universo da vedere
strade buie
posti migliori
troppo da vivere
cattivo maestro
ci hai insegnato ad amare il mare
senza dirci come stare a galla.