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Quando la battaglia è finita
e il sangue non pulsa più, è diventato borgogna
due uomini camminano nella steppa
una pianura di mutilazioni e sospiri dolenti
non si sa perché, ma quando finiscono le battaglie
una nebbiolina affilata scende sempre sul campo
come a dire che Dio si sta coprendo gli occhi con le mani
neanche lui vuole saperne di quel formicaio funestato
di quello shangai di pezzi di carne e ruggine
La battaglia è finita
e due uomini camminano nella steppa
Uno è un prete; ha perso una gamba
si trascina sulla rugiada di plasma a fatica
prega per un po’ d’acqua
continua a chiedersi da chi cominciare con l’estrema unzione, e prega
L’altro è un soldato, un mercenario, un poveretto
ha una freccia conficcata nel costato, il cuore è salvo
l’ha venduto anni fa insieme alla sua spada
è in piedi, la ferita gli digrigna i denti
gli stivali pestano la mano di un cadavere
lo sguardo è grigio, e grida:
ho vinto io.