Non voglio il tuo sguardo
voglio il tuo pensiero intriso di intelletto eterodosso
ossessivo
altalenante
saltuario
perverso
ammiccante, irriverente.
Fisso su qualcosa che procede oltre le fattezze umane
Chino su qualcosa
che se la vedi
la perdi
ma se la senti
poi la guardi intensamente
fissa
nel suo spazio siderale
fra lumi fiochi e bagliori lontani
i riverberi iridescenti accesi
che pullulano di vita
dentro le pupille nere di pece dell’astratto
silenzio
eloquente.