Avrei voluto solo rimanere per un po’
senza più partenze, arrivi e coincidenze
senza sacrificare la mia vita
in un’altra valigia
senza cambiare il faro del mio porto
Ma qui
sento
il sangue che scorre nelle mie vene
la salsedine e il vento del mio spirito
il sapore acre della mia terra
qui
c’è la tazzina di vetro
in cui prendo sempre il caffé
c’è la linea dove tutto finisce
e che il mondo stringe e abbraccia
ci sono gli assiuoli che ogni notte
cantano impietosi la morte
ci sono le stelle a cui
non riesco mai dare un nome
ci sono i silenzi di babbo
e i discorsi senza fine di mamma
qui
sono Io
e per quanto possa scappare
sarai eternamente
amara terra mia.