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Isola di Marzo

I pirati lo sanno
Non si possono fermare le onde.
Così lo so io,
Non posso fermare il mare che provo per te.

Un’ orchestra di percussioni fa eco nel mio petto
Galeoni di brividi ci percorrono le vene
Mentre la mia mano scorre lenta sulla tua pelle
E la mia bocca scende dal tuo collo
Esplora calde le insenature e i turgidi golfi
Finché il respiro resta ammutinato qualche istante

Ritorna poi come una marea paziente
Solo dopo che occhi negli occhi
I tuoi fari han ridato luce ai miei
E i miei ai tuoi

Con un sospiro ti ancori forte a queste braccia stanche
Di aver percorso le miglia nautiche dei secoli, prima di incontrarti.
Sei tu, il mio orizzonte da orientare?