Un prato
Una farfalla
Foglie sbattute dal vento
Una farfalla
Foglie e un prato
-è proprio così- dissi
Silenzio lunare
E sogno fu
Un prato
Una farfalla
Foglie sbattute dal vento
Una farfalla
Foglie e un prato
-è proprio così- dissi
Silenzio lunare
E sogno fu
Ritorni il sole
Luce in pillole
Che sia durevole
Sul girasole
Oltre le colonne d’ercole
Senza troppe virgole
D’un mio umore mutevole
Non sempre gradevole
Ma in cerca d’un piacevole
Che sia socievole amichevole
Di sorrisi senza parasole
In questa lunga iperbole
Nonostante tutto, mai sotto un ombrellone
a te che lasci tutti con il sorriso
e ti sei dimenticata da tempo di te
tu eri mongolfiera
cosi grande
che quelli che rimanevano per terra
non capivano
ti vedevano cosi piccola lassù
al di sopra dell’ipocrisia d’essere
ti sei nascosta e nessuno sa
eri molto intelligente rispetto a quanti molti dicono
hai le tue piccole ossessioni
così come lo è un po’ la mia in questo momento
conosci poco il mondo ancora
eppure trovavi lo stesso la felicità
ed eri bella così
toc toc
chi è?
toc toc
sento un rumore
bussano alla porta
toc toc
mi avvicino alle due porte
provo a quella dell’ingresso
toc toc
apro la porta
toc toc
ma dietro alla porta di entrata
non v’è quello che vado cercando
toc toc
apro la porta di uscita
e…
a tutti coloro che reagiscono
ma non si difendono
mantengono la loro anima neutrale
per capire la propria inclinazione naturale
per chi è in cerca d’amore
ma nasconde il proprio corpo al mondo
non vi è alcun errore
non è una gara al primo o al secondo
a volte tradisco
per lasciar libero spazio
a chi ha smesso di capire,capisco
e sento di alcuni lo strazio
amore è anche violenza
di chi rimane immobile
di chi si muove con potenza
di spirito entrambe amabile
a chi è su una tazza di un cesso
si nasconde nelle profondità di un corpo
per evacuare e sentirsi sè stesso
in cerca di qualcuno che lo faccia risorto
eppure tutto tace nel silenzio
di chi non resiste ad una voce
che lo chiama ad uscire allo scoperto
e di chi presta orecchio ad una serie di suoni incomprensibili
eri tornata come esigenza
dal cuore maturo
ad ogni sporgenza
e ne accetta limiti con coraggio imperituro
non si può fare poesia
senza eros
per le cose fragili, eresia
per chi riconosce l’epos
mi fai scrivere fogli
in un miscuglio di emozioni
in attesa che sbrogli
son fragili, sogni
e i miei versi cercano
coloro che non riescono a fiorire
e che perdono fiducia e li riparano
se non l’animo dipartisce
catastrofi alluvionali
disastri ambientali
risalita zone abissali
rifioritura zone deserte
con le braccia conserte
lacrime sofferte
coraggio di un Bonaparte
vivo situazioni bestiali
dalle trasferte
difficilmente auspicabili
si fanno nuove scoperte
continue difficoltà accidentali
pugnalano ferite aperte
voglia di torta