La tristezza dei ragazzi di oggi,
la vedo e la vivo tutti i giorni.
Non è sana,
non è compresa,
non è razionale.
E’ mancanza ed esagerazione:
mancanza di semplicità,
mancanza di natura,
mancanza di umanità,
mancanza di solidarietà.
Esagerazione di oggetti,
esagerazione di ego,
esagerazione di soldi,
esagerazione di ignoranza.
Esagerazione di mancanza di ciò
di cui l’uomo ha bisogno, senza saperlo:
felicità data dalla semplicità
e umiltà di una vita senza eccessi,
amando le persone e non gli oggetti.
Ma la nostra è felicità artificiale,
ci distrae dal mondo crudele
che noi stessi abbiamo creato,
e ci conduce pian piano alla fine.