Skip to main content

Voragini

i tagli che avevi sulle labbra

ora sono diventati

 

 

Voragini

Sogni e routine

faccio lo stesso sogno

ogni notte

che ormai 

non mi fa più neanche male

 

fai parte della mia routine

anche se non ci sei più

Scusa, non ti piacciono i fiori

ci cammini su

e poi mi scansi

mi ci mangi su

mi lasci

come un boccone

 

non sperarci su

ci rimani

 

assaporami

come quel vino

che tieni tra i rami

con le labbra viola

e la pelle pallida

 

che creano

il contrasto che sei

 

Rullino

l’ultima volta

che ho preso in mano 

quell’album fotografico

non sono riuscito più 

a controllare la mia mano

e tutte quelle foto

che non ho mai avuto il coraggio

di attaccare

si sono sparse

su quel freddo pavimento

insieme ai miei pensieri 

pesanti come piombo

 

e di tutte quelle foto 

che ho bruciato

non mi resta che il rullino

che non svilupperò mai più

continuerò a guardarlo controluce

 

sei bella anche in negativo

 

Qualcosa di giusto

quanto tempo dovrà passare ancora?

Prima che io possa sentirmi di nuovo a casa

quando smetteremo di mangiare il mare?

Ho provato a sostituirlo

ma il cielo non è acqua

non riesco ad uscirne

ma sono a mio agio in questo limbo

poichè la mia paura più grande

è dimenticare

so che accadrà

so che prima o poi 

non proverò più niente

mi annulla

mi dequalifica

più di quanto abbiamo già fatto

io e te insieme

 

viaggerò fra due dita

alla ricerca di qualcosa

che non c’è più

e l’ironia che mi sforzo di avere

per convincermi

che non fa tutto schifo

mi libererò del materiale per non farti esistere

piangerò nel sonno

e apparterrò 

a uno spazio che non mi appartiene

e mai mi è appartenuto

Obelisco

lasciami scomparire

voglio dimenticare

e dimenticarmi

scivolare 

e non trascinarti

vorrei non esistere

ma non è possibile

quindi 

lasciami scomparire

l’unica cosa che resterà di me

una voragine

lasciata da tutto questo peso

 

sarà il mio obelisco

 allora

forse

apprezzerai

ciò che avrei sempre voluto

tu apprezzassi

 

il mio dolore

Nonostante tutto

ci passo sopra più volte

resta tutto fermo come era

io cambio

mi ritrovo

a calpestare uno spazio

ormai vecchio

provo a non separarmici

mi lega solo un vecchio elastico

ho paura che si spacchi

a volte ci giro attorno

divento un’orbita

che ruota 

tra il passato e il presente

tra le instabilità 

e le certezze

ma di questa

frammentata instabilità

non riesco a separarmici

 

 

nonostante tutto

Nausea, polvere e niente

l’odore dei libri impolverati

non lo ho mai sopportato

quelle cose che ho scritto

e mai consegnato

sono ancora lì

 

coperte di polvere del tempo

prive di significato

non resta che

 

nausea e disgusto

Montagna

forse le montagne

sono inadeguatezza

proprio come me e te

 

non è poi così male

se stai qua ce la puoi fare

 

aspettami

 

che se cado non mi alzo più

ma forse è giusto così

 

se è l’altezza che ti fa paura

allora forse è meglio se vai

 

verrei anche io

ma questo zaino pesa troppo

ho portato troppe cose

resto qui ancora un po’

La mia personale visione dell’affettività

fai di me ciò che vuoi

basta che mi fai male

mentre mi vuoi bene