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Io mi intendo di inutili cose.
Di pretesti, ad esempio,
di pose.
Di tramonti mi intendo,
e di luoghi venturi,
di sillabe aperte,
di tratti insicuri.
Io non mi occupo d’altro,
di nient’altro che questo:
del perché delle rose,
del perché delle attese,
del come, perché
delle inutili cose.