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Tu mi dicesti che mentre dormo mi agito,
e raccontasti che mi amavi per questo:

Sembrava volessi partire ed andare
chissà dove,
chissà per quanto.

E che era meraviglioso,
allora mi chiamavi “amore”.

Ma dopo un po’ di volte,
che ho lasciato questi lidi,
hai iniziato a muovere la mano.

E mi hai detto di tornare presto,
di mandarti una cartolina,
che saresti stata lì ad aspettarmi per sempre.

Ed adesso dormo da solo.
Le mie spiagge le visito senza le tue gambe
fra le nostalgie a consolarmi.

Prendimi le mani,
ora che non esistiamo più.