Skip to main content

#50

Questa mia passione surreale che fa gli onori funebri ad un
corpo
Morto, collocato in una tomba
Calda,
non ha requie, perché il mio animo, destinato ad un tempio di
carne,
Ha il desiderio rugginoso di raggiungere in tutta fretta l’opera di
soverchia arte,
bramosissimo,
come fiera selvatica che agogna all’agnella
tenera che sotto i suoi occhi veraci bela innocente tra le viole,
misera creatura, si copre di densa ombra il tuo futuro,
ennesima vittima, gola squarciata

E il soffio del vento, senza qualità o carattere proprio,
trascina il mio desiderio presso lo stagno dalla bella
corrente, sanatore di mali mortali
dove lei, ninfa di ciliegio, prenderà con magnificenza
tra le sue mani affusolate il mio misero cuore
uso ad intraprendere imprese di grande periglio
e lo ridurrà a strettezza di foglia, atta poi
a immergersi con esso nelle acque per piagarle con l’infuocata
immondezza
di un cuore che stilla amore
per una dea