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A me fa schifo
la poesia “fragile”,
quella delle parole e dei lamenti
dei rimpianti, ricordi e rimorsi.
A me disgusta
la poesia che parla dell’amore
che non esce
o non riesce,
la poesia “dei coiti interrotti”.
A me piace
la poesia d’azione,
quella dei giorni di sole,
dei muscoli doloranti
e dei riflessi del sole sul cruscotto.
A me esalta
La poesia della fatica,
che mi vede vecchio
a trent’anni,
scrivere “ho già scopato troppo”.