Mi sono chinata sul pontile
Accarezzando il pelo del lago
Come fosse un docile animale
Riscosso da un sonno senile
Ho percepito il drizzarsi di un ago
Una saetta elettrica e abissale
L’acqua come scossa dalle pile
Ha crepitato attorno alla mia imago
Ninfe voltaiche al mio capezzale
I miei sensi attratti dalle luride
Lusinghe di un viscoso mago
Dalla culla di un desiderio iniziale
Vengo sospinta nelle acque putride
Intrappolata dal mio tormento vago
Verso la mia torpedine originale
Mi schianterò gioendo nelle tumide
Spire del mio superbo drago
Nel buio di un destino primordiale