Vivo sul mare
anch’io
ma ad una latitudine più elevata
e sento i gabbiani garrire.
Sento il vento freddo urlare
e le finestre sbattere
e sento sbattere le imposte,
anche se vogliono dire la stessa cosa.
Vivo così in alto
che la luce la sera è diffusa
e pervade la casa
soffusa
(qui è venuta fuori una rima).
Vivo in alto, sul mare
e ho sempre sognato
guardare la gente
che cammina col cane.
Ieri è passato un ragazzo
col cappellino da marinaio, gli occhiali
il baffetto, il cappotto lungo e i calzini gialli.
Sul fondo del viale
un uomo sprezzante ha una sedia
e un libro che legge col sigaro in mano.
La sera
il canale si invade
di joggers intutati
e altri e con equipaggiamenti eguali.
Ho sempre sognato abitare sul mare,
perché la gente passa e riparte.
Mi piace guardare dalla finestra,
ascoltare
e pensare
che se anche una sera dovessi morire,
magari qualcuno si potrebbe fermare.