Dal ganglio vitale della desertificazione,
cuore palpitante grigie indifferenze
per i corpuscoli bianchi, interferenze
nell’aria nitente di sole
La mia nave, salsedine incrostata,
bloccata dai movimenti
delle sirene:
ammalianti tentatrici di fuoco
di notte acceso, di giorno fioco
Mai mi sussurrarono, baciandomi
desideri di morte
Ma sirena mi resero, schiuma sfuggente
Io, che un tempo
ero capitano.