Ho pensato di bardarmi di pizzi
Laccetti sete merletti finissimi
Cordini di nylon
Trasparenze soavi
Per fare di cenere incendio
E inoltre labbra borgogna
Unghie color tannino
Per quando se n’andranno
Sorellastre e Matrigna
Ciglia fumose
Vestaglie bramose
Petali di rosa lungo il cammino
Verso un talamo di raso
Due coppette col push-up
E pure due coppe di Bardolino
Mentre nel resto della casa
Nel forno acceso la lasagna
Vicino al frigo il moschicida
In bagno cocci di vetro e di vaso
Gramigna e chiocciole in giardino
Ma non preoccuparti, tesoro
Fino a mezzanotte sono sola
All’inferno balli e principati
Per non perder proprio niente
Ho addosso gli stivali scamosciati
Con cerniera piĆ¹ che efficiente