È quando
a letto fa freddo
che ti penso di più
o quando
la mattina mi sveglio
e non ci sei tu
accanto a me,
che dormi ancora,
che per svegliarti
ci vuole quasi un’ora.
Com’è
che t’ho incontrato
così per sbaglio
e il surreale
d’improvviso
diventava un dettaglio
accanto a me,
che sorridevi forte,
che ci riuscivi
a riaprire le porte.
Non pretendo sai
di farti felice
a chilometri di distanza
ma quando l’eclissi finisce
io voglio riavere il sole
nella mia stanza
accanto a me,
che illumina il giorno,
che dura un istante
ma prometto che torno.
Mi chiedo
se mi fosse
successo mai
di innamorarmi
di ogni stupida
cosa che fai
accanto a me,
che mi prendi stretta,
che anche se parlo,
non mi dai retta.
Stai già pensando
a qualcosa
che mi faccia arrossire
neppur ti conosco
ma anticipo
ciò che stavi per dire
accanto a me,
che ci guardiamo strani,
che non ci stupiamo più,
ti prego, rimani.