Istantanea paura
nostalgia di un me prima vissuto
il peso è insostenibile sul petto
supino non respiro
piango
o forse fingo di farlo
tutto si muove
fluisce
scorre
veloce veloce veloce
soffocate immagini sfocate;
una poi fissa
un uomo in piedi, le cuffie echeggiano rumori
confusione scende forse la lacrima:
mi vedo,
d’un tratto,
sono io
immobile.