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Poesia lumpen

Due nuovi sottoproletari nelle case popolari
Annegando nel cinema dei ricordi si chiedono:
Chi insegnerà a giocare a carte Ai figli che non avremo?
E bestemmiano e piangono e ridono e muoino…

Ti volevo con me in quell’edificio abbandonato di Utrecht
Forse una scuola un ospedale o una moschea
Tutta la notte a scopare fino a fare scintillare comete
Ma la realtà era diversa tu eri lontana Io avevo paura

Immaginavo i tuoi pianti come piccoli mostri
Dolci Teneri e sfocati che cambiano colore
Ti avevo insegnato a vedere il mare guardando nei miei occhi
Per quando un giorno ne avessi avuto il bisogno o la nostalgia

Tieni la finestra aperta amore
Stanotte il mondo potrebbe finire

E io voglio guardare…