Ogni notte sola è una notte con la tua ombra
tremenda, bianca di sale
congelata dai sospiri, amara di fiele
Ancora vorrei tra i capelli sciolti
le incaute tue dita, scabri rami
i tuoi tocchi egoisti, pretesti a torto
senza che mai ti tremassero le mani
Cautela non l’abbiamo mai capita,
era una catena pesante per due come noi
secco frutto senza semi, coperta sdrucita
insondata e insondabile profondità tediosa
Allora torna qui e divorami di nuovo
bruciami le mani, offrimi da bere
al solito sii cura e malanno, lampo e tuono
però poi ti prego, solo per stavolta
baciami con calma
resta fino all’alba.