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Ghiaccio

Ognuno va per sé,
in balia della vita.
Pezzi di ghiaccio alla deriva:
si urtano,
si allontanano,
si sciolgono.

Tempesta

Tempesta!
d’attrazione
e confusione,
nella testa,
che impedisce alla ragione
di distinguere chi resta,
e di ammettere a me stesso
che il problema è solo questo.

Alla vita

Chi ha vissuto troppo
Invoca la morte.
Chi ha vissuto poco
Desidera la morte.
Desidero la vita!
Invoco la vita!

Muoio e rinasco.
Chi non è vivo o non è morto è
un’ombra.
Perdo consistenza.
Respiro ma non vivo.
Sono un’ombra.

Vile apatia

Sarebbe così semplice
spegnere la mente,
lasciarsi abbandonare
e non sentire più niente.

Se si potesse ignorare
ogni umano stimolo
sarebbe troppo comodo,
sarebbe un po’ barare.

Con tutti sarei schivo
e in fondo un po’ annoiato.
Di ciò che rende umano
mi sentirei quasi privo.

Perché, mi chiedo allora,
l’umano si vuol male?
Perché non ha imparato
ch’è doloroso amare?

Perché? Perché vogliamo
condannarci a soffrire,
e quello che ferisce
lo scegliamo di sentire?

Perché soltanto un vile
accetterebbe di fingere
di aver vinto sull’umana
debolezza del Sentire.

Estate

Prende vita ciò che un tempo
era vittima del gelo,
e risplende sotto il sole,
rinvigorito dal calore.

Trionfa sull’inverno
e sull’appassire lento
di natura, corpo e mente,
ma non durerà in eterno.

Crudele

Lei danza sul ghiaccio che ho dentro,
sulle note del mio pensiero,
e gioca col mio unico sentimento vero.

Passione

È un lume
che guida nel buio chi è perso.
È il sangue
che scalda, sublime, chi è freddo.
È la musica,
che offusca tutto il resto.
È ciò che fa ogni giorno diverso.

È un fiume in piena
che travolge la mente di un uomo.
Ed è il veleno
che consuma ciò che resta di buono.

È il respiro
di chi è caldo dentro
ed il sospiro
di chi ha sempre freddo.

Lamento

Finisca questo supplizio!
e taccia quel silenzio
che sento nella testa
e che m’uccide,
senza sosta!

Foglie

Uno stormo di foglie brune
abbandona il nodoso scheletro,
un tempo abbraccio materno,
e va a morire lontano.

Portate in braccio dal vento,
che canta tra la morta chioma,
volteggiano e si librano
e, libere, rivivono.