Io, ramo di salice
Tu, corteccia di pino
Danziamo, cadendo e gioendo
Di pioggia
Di terra
Di freddo di inverno
Di caldo d’estate
Matrici radici di ere infette e siccità
Tra distese e dune
Ci dissero
E ci videro
-divisero-
Annunciarono, aizzando, uragani lontani
Impeto feroce sulla nostra costituzione
Distrusse le foglie,
seccò i rami,
Devastò la corteccia,
fino al midollo.
Eppur le radici nostre s’intrecciarono.
D’un tratto
Il sole.
Fotosintesi clorofilliana.