Partoriti
dalla terra del buon vino,
dalla culla della cultura e
dal vuoto dell’ignoranza.
Nati
dalle alte montagne e dal mare blu,
dalle grandi feste di paese e
dalle famiglie ingombranti.
Parte
della letteratura e della storia del mondo,
delle labbra dei baci
dati in mezzo alle piazze.
Generati
dai grilli delle campagne e
dal caos delle grandi città ,
da un dialetto volgare e da una cadenza stridente.
Siamo
un’Italia che si vergogna
della sua identitÃ
ma che rimane vestita d’un’eterna bellezza.