Voglio chiamarla
misura del disordine
questo mondo. Aspetto
“un richiamo per esseri umani”
direbbe la Candiani.
Intanto osservo
il libro inclinato, il fiore
appassito. Aspetto
sintropia utopica
libera da calma pesante.
Aspetto l’antidoto
ad occhi che cercano
troppo. Non vedono
niente.